BIOGRAFIA BREVE

Boris Savoldelli, cantante

BIOGRAFIA

“Uno spettacolo sfavillante e musicalmente attraente” (Time Out New York ); “una voce attraente, idee interessanti e soli eccitanti” (Howard Mandel-Presidente della American Jazz Journalists Association ); "ha mestiere, idee e naturalezza…molto piacevole" (Il Manifesto); “una voce che provoca gioia” (Seattle Times); “in quella voce c'è un'orchestra” (L'Espresso); “senza dubbio un genio” (Jazz Ru, Russia); “…un divertentissimo vocalist, ma al contempo virtuoso della tecnica overdubbing” (L’Unità); "raro caso di musicista italiano esportabile" (La Repubblica); “uno spettacolo straordinario” (All About Jazz New York); "reinventa gli standard con bulimica frenesia e originalità" (Musica Jazz); “un vocalist prodigioso” (Ezio Guaitamacchi, direttore del mensile Jam); “qualcosa di veramente nuovo e diverso” (Mensieur Dèlire, Francia); “un talento unico” (Vortex Jazz Magazine, UK); “la magia di una caleidoscopica vocalità e musicalità” (Il Mucchio); “semplicemente meraviglioso” (Bad Alchemy, Germania); “una vera rivelazione” (All ABout Jazz New York); "rivelazione. La voce strumento di Boris, rivoluzione jazz rock" (Il Giorno); “un maestro di contorsionismi vocali” (Jazz Review, USA); “un vero musicista della voce” (ProgRock, Polonia); "un acrobata della voce" (Music Reviews, Germania); “una variante moderna di Bobby McFerrin e Al Jarreau” (IO Pages Magazine, Olanda); “uno dei cantanti più intriganti degli ultimi anni” – (Jaa Station Records, New York ); “semplicemente un cantante superbo” (Mark Murphy); "un immenso talento multiforme, Boris eleva il modello di cantante-cantautore verso una nuova forma di piacere cosmico"(Glenn Astarita - All About Jazz New York)

Queste sono solo alcune delle parole scritte su Boris Savoldelli dalla stampa musicale di tutto il mondo.

Di lui Mark Murphy dice: "semplicemente un cantante superbo"

Boris è un vocal performer dotato di una folgorante personalità. Affascinato da sempre dello “strumento voce” e delle sue straordinarie possibilità, con un background prima di studi classici e successivamente, grazie all’amicizia col suo mentore Mark Murphy, di matrice jazz (senza dimenticare le origine come rock singer) è continuamente alla ricerca di nuove forme espressive-vocali.

Dopo un abbandono della musica di oltre 10 anni, negli ultimi anni decide di riavvicinarsi al mondo delle note e fissa alcune tappe importanti pubblicando nel 2008, il cd per sola voce e looper dal titolo INSANOLOGY (che vede il prezioso contributo, in due brani, di Marc Ribot). Il cd rappresenta il suo “light side”, la parte più melodica della sua musica.

Il disco ottiene lusinghiere recensioni in tutto il mondo (Italia, USA, Brasile, Francia, Inghilterra, Olanda, Russia, Germania, Israele) ed alcune importanti conferme come nell'annuale Jazz Poll del membro della NARAS-GRAMMY e della Jazz Journalists Association, nonché produttore e critico Arnaldo DeSouteiro (produttore di Herbie Hancock, John McLaughlin e Joao Gilberto) che segnala Insanology tra i 10 migliori album di jazz vocale del 2008 e Boris al terzo posto nella categoria Migliori Cantanti Jazz dopo nomi storici come Tony Bennet e Al Jarreau. Anche nel 2009 Arnaldo DeSouteiro inserisce Boris tra i Migliori Cantanti Jazz, questa volta, al secondo posto. Nel 2011 lo colloca al quarto posto come Migliore Cantante Jazz ed inserisce il cd Biocosmopolitan tra le prime 10 migliori produzioni di jazz vocale dell'anno. Nel 2015, 2016, 2018 e 2019, infine, per quattro edizioni Boris viene inserito al primo posto come Miglior Cantante Jazz per la performance nei suoi "Electric Bat Conspiracy", "The Great Jazz Gig In The Sky", "Nostalgia Progressiva" e “Convergenze”, e i relativi cd vengono inseriti tra i 10 migliori album di jazz vocale del 2015, 2016, 2018 e 2019 .

. Ormai da anni compare nella lista dei migliori cantanti jazz italiani nel referendum della rivista Jazzit

Nel giugno 2009 pubblica PROTOPLASMIC , disco dalle tinte fortemente free-avanguardistiche che rappresenta appieno il suo “dark side”, la parte più sperimentale e selvaggia della sua musica. Il cd, registrato a NY in duo con Elliott Sharp, è prodotto dalla storica etichetta Newyorkese Moonjune che, da allora, firma con Boris un sodalizio ancora oggi vivo e attivo.

Nel 2011, infatti, il nuovo disco in solo voce di Boris - nuovamente espressione del suo “light side” e intitolato BIOCOSMOPOLITAN- viene prodotto e pubblicato sempre da Moonjune e segna la preziosa collaborazione, in qualità di ospiti speciali in alcuni brani, di PAOLO FRESU e di JIMMY HASLIP . E' sempre Moonjune ad occuparsi verso la fine del 2011, a seguito delle numerose richieste, della ristampa di Insanology (le cui copie della prima edizione sono ormai esaurite da tempo)

Alla fine del 2014 pubblica, per la CNM (Creative Nation Music), in duo con GARRISON FEWELL, , il cd dal titolo ELECTRIC BAT CONSPIRACY, un album certamente non facile ma affascinante, intrigante, quasi autunnale, composto da dieci capitoli musicali equamente divisi tra brani originali e brani storici del songbook americano.

A maggio 2016 esce, sempre per Moonjune Records, il cd in trio con Raffaele Casarano al sax e Marco Bardoscia al contrabbasso, dal titolo THE GREAT JAZZ GIG IN THE SKY, una rilettura jazz del capolavoro senza tempo dei Pink Floyd: The Dark Side Of The Moon.

Alla fine del 2017 viene pubblicato, in cd ed lp a tiratura limitata, il progetto De-Generation Beat, opera inedita del 2004 dedicata allo scrittore Jack Kerouac. Nei primi mesi del 2018 vengono dati alle stampe il cd live realizzato per il Festival Angelica di Bologna dal titolo La Terra Dei Frippi, in compagnia di Massimo Barbiero alla batteria e Roberto Zorzi alle chitarre e il cd dal titolo Convergenze, in duo con il violinista Rino Adamo.

. Nel 2019, sempre per Moonjune Records (in collaborazione con la neonata etichetta DataZero), pubblica Core 'Ngrato, a nome Savoldelli Guarino Quintet, con cui si diverte a reinterpretare a modo suo alcuni grandi classici della canzone napoletana

Sul fronte live, numerose sono le prestigiose esibizioni, come quelle del 2008 e del 2012 allo storico “The Stone” di New York (il cui direttore artistico è John Zorn); i Vocal Solo Tours in Russia ed Ucraina nel 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016 (con oltre 200 concerti tra Festival e Jazz Club in più di 95 città della Federazione Russa e dell'Ucraina - per citarne alcune: Mosca, Ufa, Ekaterinburg, Novosibirsk, Kaliningrad, Tomsk, Novokuznestk, Dubna e per il Sochi International Jazz Festival, il Koktebel Jazz Festival, il DoDj Festival di Kiev, l'Enijazz festival a Krasnoyarsk, il Rachmaninov Festival di Tambov, GG Festival di Krasnodar); l’esibizione alla Chapel Performance Space di Seattle; a Boston con il chitarrista Garrison Fewell; nuovamente a New York nel 2011 al Garage nel Village e allo Shrine ad Harlem; al festival Virada Cultural di San Paolo in Brasile nel 2011; al Phonetica Jazz di Maratea nel 2011; a Fasano Jazz nel 2009 in solo, nel 2012 in trio con Gianluca Petrella e Giovanni Guidi e nel 2015 in compagnia di Raffaele Casarano e Marco Bardoscia; a Mantova Jazz 2012; a Clusone Jazz 2012; a Garda Jazz nel 2013; a Ravenna Jazz nel 2014; al Festival di Ravello nel 2014; ad Ambria Jazz 2011, 2015 e 2018; a Novara Jazz nel 2016; a Ivrea Jazz nel 2017, all'Atelier Della Musica di Milano nel 2017 e 2019 e la partecipazione all’edizione 2010 dei festival Time in Jazz di Berchidda e Time in Sassari diretti da Paolo Fresu per i quali ha realizzato anche la sigla dedicata all’oggetto dei festival: l’aria. Nel 2012, inoltre, la partecipazione come unico musicista italiano allo storico JakJazz Festival di Jakarta, in Indonesia. Nel 2014 il primo tour in Cina ed Hong Kong, dove canta, tra gli altri, all'Hong Kong International Jazz Festival e al Beishan International Jazz Festival. Sempre nel 2014 Boris prende parte a quello che viene definito uno dei più grandi festival jazz dell'intero continente asiatico: il Jarasum Jazz Festival sull'isola di Jarasum in Corea del Sud

Nel 2015, nei mesi di marzo ed aprile, partecipa come Artist in Residency al Beishan International World Music Festival a Zhuhai, in Cina. Per questo ruolo il festival gli commissiona la realizzazione di 3 arrangiamenti di altrettanti brani tradizionali cinesi da suonare al Beishan in solo ed in compagnia di musicisti cinesi. Sempre in aprile torna poi in Indonesia per una serie di concerti.

Nel 2019 partecipa al XX3 Sarajevo Jazz Festival

Nel mese di ottobre 2013 partecipa come ospite alla fortuna trasmissione televisiva "Sostiene Bollani", in onda su Rai 3, dedicata alla voce, e duetta, live in diretta, con Stefano Bollani.

Il 2 ottobre 2015 riceve a Mosca il Premio Letterario Internazionale Sergey Esenin nella sezione "La Parola Cantata" a seguito della pubblicazione, con il quartetto russo Feelin's, del cd Yesenin Jazz, cui segue un secondo volume collettivo con la partecipazione di, tra gli altri, Bill Evans, Igor Butman, Frank Vaganée e Valery Ponomarev.

Nel 2016 realizza 20 brani in sola voce per il progetto opera site Dammi una voce del collettivo Mme Duplok, per il museo di arte contemporanea MAGA di Gallarate. Ogni brano è dedicato ad un artista italiano contemporaneo presente nella collezione del museo.

Sempre nel 2016 inizia un'importante collaborazione con il Politecnico di Milano, dipartimento di Music Computing dove, con alcuni docenti e ricercatori dell'università, inizia a sviluppare prototipi di nuovi controller audio in 3D per voce.

Importante segnalare anche le esibizioni live per Radio Rai 3, Radio Rai International, Rai International, RSI Radio Televisione Svizzera (per la quale, su Radio Rete Due, sarà ospite fisso di una nuova trasmissione dedicata al Jazz in onda nei mesi di giugno e luglio 2014), Radio Popolare, Radio Classica e numerosi altri network nazionali ed esteri.

Il 24 settembre 2016, al Teatro della Società Operaia di Chiavenna (So), ha avuto luogo la prima del progetto "Delirium! Burle sinfoniche per cantante jazz esaurito e banda disastrata", un'opera in 8 parti scritta appositamente dal giovane compositore Federico Agnello per la OFVC (Orchestra di Fiati di Valle Camonica) e Boris Savoldelli. Un ambizioso progetto che fonde il suono dell'ensemble bandistico con la sperimentazione jazzistica di Boris.

Partecipa, nel marzo 2017, con il progetto del pianista indonesiano Dwiki Dharmavan, al Java Jazz Festival di Jakarta. Il progetto discografico, intitolato Pasar Klever, viene premiato con il massimo dei voti, 5 stelle, dalla rivista americana Downbeat, che segnala l'album nel novero dei migliori album jazz del 2016. Sempre nel 2017 partecipa ad Ivrea Jazz.

Autore dei testi, delle ricerche e, con il Maestro Umberto Petrin, degli arrangiamenti dei brani contenuti nella trasmissione radiofonica dal titolo: "Cronache a '68 giri". Un eccentrico diario sonoro riaperto cinquant’anni dopo. Trasmissione di 10 puntate prodotta e trasmessa da Rete Due RSI (Radio Televisione Svizzera) nei mesi di giugno, luglio e agosto 2018

A giugno 2018, per l'etichetta Caligola Records, esce il disco in trio con Giorgio Li Calzi e Maurizio Brunod, dal titolo Nostalgia Progressiva. Una rilettura in jazz, intensa e sognante, di alcuni capolavori della musica prog

Nel 2019 pubblica, sempre per Moonjune Records (in co-produzione con DataZero Records), il disco dal titolo Core Ngrato, con lo storico quartetto del M° Corrado Guarino, che nel disco cura gli arrangiamenti e suona il pianoforte; Guido Bombardieri al sax e clarinetto, Stefano Bertoli alla batteria e Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso

Nell’estate del 2021, con il trio “Mutanti Musicali”, composto da Boris Savoldelli alla voce ed elettronica, Stefano Zeni al violino ed elettronica e Marco Remondini al violoncello ed elettronica, viene dato il via ad un nuovo progetto denominato: “I Mutanti Musicali suonano Gianluigi Trovesi”, con la partecipazione del decano del jazz europeo Gianluigi Trovesi che, con i tre musicisti, si diverte a rileggere alcune delle piu’ affascianti pagine della sua decennale carriera

Nel marzo 2024 esordisce come voce solista nel progetto dal titolo Lelio Luttazzi: ironia in swing, un progetto per quartetto jazz ed orchestra sinfonica dedicato al grande pianista e compositore triestino, prodotto e suonato dai Filarmonici Friulani, con UT Gandhi alla batteria e gli arrangiamenti originali di Marco Battigelli.

Titolare della Cattedra di Canto Jazz presso il Conservatorio "Luca Marenzio" di Brescia, ha insegnato canto jazz presso i Conservatori "Benedetto Marcello" di Venezia, "Nino Rota" di Monopoli e "Giacomo Puccini" di La Spezia

Biografia aggiornata a marzo 2024

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